Parliamoci chiaro.
Le ragazze oggi sono dannatamente belle. Molte. E se anche alcune si risparmiano dall'esserlo, ci sono seimila inganni e dietrologie per sembrarlo. Ho visto bidoni dell'umido vestiti a festa diventare lucenti portafrutta in argento.
Comunque a parte questi sedili in ceramica in linea generale sono belle.
L'evoluzione ha portato a questi tratti fini e ad edificare la struttura dell'amore nella bellezza, nella cura del proprio essere, fisico e intellettuale, per dare un piacere rapportuale integrale sia a noi che al partner.
Le ragazze oggi non si risparmiano dall'ammaliarti con una facilità disarmante, ma la cosa peggiore è la loro degna autoconsapevolezza.
La modestia è più rara dell'emissione di uno scontrino fiscale in un bar, la vicinanza e la disponibilità sono estinte come gli assiro-babilonesi.
Ma la loro sicurezza le porta ad essere spavalde, impossibili, femmes damnées et fatales per dirle alla Baudelaire.
Io mi innamorò camminando per strada tre o quattro volte al giorno. In biblioteca. In un locale.
Mentre pago il parcheggio alla macchinetta ed ipnotizzato seguo quel passo sodo infilando otto-nove euro di moneta da 10 centesimi l uno senza accorgermene. Ovunque. Mi innamoro come un forsennato ma senza immandrillirmi. È una condanna, non un piacere.
Sono un esercito di Eve tentatrici, una coltre di Sirene ammalianti, un tacito incontro con la disperazione. Ormai ti viene da girarti dalla parte opposta e dire: Dai così non è possibile, illegale. Fanno male al cuore.
Cosa fare dunque?
Il rimedio è uno ed uno solo.
Benigni dice "amarne una per amarle tutte" le donne, perché sono meravigliose, tutte.
Io gli do ragione perché quando ne ami una le altre scompaiono dentro ai suoi occhi.
Ma se non ne amate una e siete single come me, non lasciatevi tentare. Vi distruggeranno. Fatevi legare come Ulisse all albero maestro della vostra sicurezza. Non cagatele. Non concedete i vostri occhi, tappatevi le orecchie. Farà male per un secondo ma farà un po' più male al loro ego. Innamoratevini in silenzio. Ripagatele con indifferenza, cinismo, meritano il nulla. Se vi concedete, se avete la fortuna di farvele e non siete più egocentrici di loro, queste vi smontano.
Il rimedio è uno, sarà maschilistico ma è l'unico: fateci l'amore per un po' e non innamoratevi, lasciatele là, abbandonatele prima che vi rapiscano. Non guardano in faccia nulla. Bisogna ridimensionare queste fighe di platino.
Ricordate sempre Lucrezio, lui già lo sapeva che doveva stare in guardia dalle fighe:
"Nam facit ipsa suis interdum foemina factis, morigerisque modis, et mundo corpore cultu, ut facile insuescat secum vir degere vitam."*
* Giacché la donna coi suoi atti e i suoi bei modi e col culto accurato del suo corpo, fa in modo che l'uomo volentieri si abitui a trarre la vita con lei.
by L'altro
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