22 ottobre 2013

Autoscatto: piaga sociale o semplicemente la moda dei babbei?

C'è un fenomeno sul web che si sta diffondendo a macchia d'olio (e sappiamo tutti che l'olio non si smacchia facilmente). Un fenomeno che ottunde le menti di noi poveracci che non capiamo l'arte e l'estro che ispira i cuori di chi lo mette in pratica. Sto parlando di queste stracazzo di cronostorie fatte di autoscatti continui. 
Purtroppo sono fautori di ciò sia giovani che meno giovani, gente che vive la propria giornata solo per poterla raccontare al popolo di Facebook attraverso delle tristissime fotografie scattate by themselves.
Normalmente iniziano dal risveglio, aprono gli occhi e hanno già l'iPhone in mano per mostrare al mondo che son desti. Mi viene quindi spontaneo desumere che se il tuo primo pensiero appena sveglio è quello di farti una foto con ancora le caccole agli occhi, vuol dire che non hai davvero un cazzo da fare nella tua inutile vita... e da qui la domanda: perchè non vai ad aiutare gli immigrati a raccogliere i pomodori nei campi in meridione? Pensa che autoscatto potresti fare con un bel ciliegino incastrato nell'antro anale, varrebbe almeno un'ottantina di like.

Quindi migrano verso il bagno, alcuni fotografandosi le ciabatte per non perdere l'estro durante il tragitto. Arrivati a destinazione trovano un elemento favorevole per esternare tutta la loro inutilità: lo specchio. Qui danno il meglio di se ritraendosi mentre si lavano denti, faccia, culo, ascelle. Alcuni, e giuro che non scherzo, si fotografano seduti sulla tazza durante la creazione di Prodotto Interno LORDO. Quindi si vestono in diretta fotografica senza rendersi conto che sullo sfondo si vedono le mutande sgommatissime del giorno prima, un preservativo usato sulla testiera del letto, la nonna che passava di lì (ed era indecisa se concentrarsi sul preservativo o sulle mutande) ed altre stranezze per lo più raccapriccianti. 
Ora abbiamo una spaccatura tra patentati e non, i primi iniziano in macchina facendo faccine che ritengono essere buffe (in realtà hanno tutti la stessa espressione con le labbra a culo di gallina) e i secondi sui mezzi pubblici (sempre con la stessa espressione di cui sopra).
Continuando con questa linea, arriveremo a fine giornata che avremo sulla home tutta la loro cronostoria giornaliera fotografica.

Un altro aspetto molto divertente sono le didascalie che vengono scritte:
Foto appena sveglia: dolce dolcina #sembroplatinetteprimadeltrucco
Foto sulla tazza del wc: dura, ma neanche troppo
Foto con macchina sullo sfondo che si allontana: cazzo, mi stanno fottendo l'auto
Foto mentre si masturbano: #chifadasefapertre
E poi la più classica delle ragazzine, foto prima di dormire: pigiamino e faccia nannosa

Ci ho riflettuto diversi giorni e sono giunto ad una conclusione ben ponderata e convinta: NON ME NE FOTTE UN CAZZO DELLA VOSTRA GIORNATA!!!

by Lui

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