23 giugno 2013

Dita a V per Vendetta


Ho visto una foto di mia madre, era degli anni 70, aveva un vestitino a tema floreale, un cordino tra i capelli e le dita a V in segno di vittoria... Aspettate, mi sento confuso, non sono sicuro se fosse una vecchia foto di mia madre o quella appena caricata su Facebook da una rampante 18enne in bramosa cerca di like.
No no, ora ricordo: era certamente quella della 18enne, figuriamoci se mia madre fa certe idiozie in fotografia, negli anni 70 era già impegnata a fare la faccia incazzata in previsione di avermi come figlio il decennio successivo.... ammetto che tutto quell'allenamento ha avuto risultati eccellenti. Però non posso fare a meno di chiedermi perchè (ovviamente mi chiedo perchè oggi i ragazzini e i non più tanto tali facciano queste foto; il perchè mia madre abbia l'espressione perennemente incazzata è evidente: non mi risparmio un'occasione per darle un valido motivo). Cerchiamo di trovare qualche possibile risposta, tra l'altro ho saputo che il centro nazionale di bimbominkiologia, con sede a Quarto Oggiaro (MI), sta conducendo una ricerca in tal senso, pare anche abbiano chiamato esperti del calibro di Justin Bieber.
Partiamo da un'analisi attenta ed accurata:
i soggetti più inclini a tale scellerata pratica sono per lo più ragazzine vogliose tra i 14 e i 20 anni; ad esse si aggiungono ragazzini nella medesima fascia di età che vantano di avere le dimensioni di Rocco Siffredi, ma che poi hanno discendenze pelviche asiatiche; infine abbiamo i finti giovani che emulano le nuove leve per dimostrare 10/20 anni di meno, ma che vengono traditi dall'artrite che non permette loro una naturale forma a V delle dita. Vi sono inoltre altre categorie (coloro che hanno perso le altre dita in guerra o i professionisti di morra cinese), ma rappresentano una minoranza e trascurandole non inficeremo il valore nella nostra analisi.
La prima di queste tre categorie predilige l'autoscatto con smartphone, per lo più in macchina o davanti allo specchio del bagno o delle loro camerette Ikea (sappiamo che sono Ikea perchè lo specchio è montato storto), altre locations (l'inglese fa sempre fighissimo) degne di menzione sono: bagni di locali, parchetti pubblici, aule di scuola... poi c'è la combo: gruppo di più vogliose che si fa la foto allo specchio con dita V e bocca a culo di gallina. Questa categoria è relativamente semplice da capire, infatti si uniformano ad una moda per attrarre i like di tutti quei maschietti che vorrebbero dar loro una pugnalata di carne tra le cosce. Crescendo si sentiranno per lo più un po' ridicole e nasconderanno ai figli questo cupo capitolo della loro vita a costo di pagare il direttore dell'FBI per fare oscurare ogni foto presente in rete.
La seconda di queste categorie, come la prima, fa largo uso dell'autoscatto, ma con sottili differenze: generalmente è a torso nudo anche se ci sono -5° per mostrare il petto glabro e la tartaruga di Darwin. Loro prediligono gli spazzi all'aria aperta, sono ometti di mondo e come tali lo esplorano due dita alla volta. L'accessorio preferito che indossano in queste foto è un orrendo cappellino da baseball di cui non conoscono minimamente la squadra (NY Yenkees e Boston Red Sox vanno per la maggiore, anche gli Indians si difendono bene), con ancora attaccati adesivi di originalità falsi e alcune volte anche il cartellino del prezzo. Come combo hanno chiaramente la foto di gruppo con occhiale da sole, cappello da baseball e torso nudissimo (si vedono delle fisicità aberranti in certi scatti). Anche per questa categoria è facile coglierne le motivazioni, lo fanno per essere accettati dalle portatrici di vulva della categoria precedente e per dar loro l'ormai celeberrima pugnalata di carne infracosciale.
Ed eccoci alla terza ed ultima categoria. Loro sono fantastici, hanno espressioni impagabili, volti scolpiti dalle rughe che mimano i gesti di persone che, in alcuni sfortunati casi (e in questo caso la sfortuna gode della proprietà di reciprocità), potrebbero essere i loro figli. Loro fanno queste foto quasi solo nei locali, attorniati da mille bottiglie. Sono più navigati e adottano piccoli accorgimenti che danno un tocco di stile ed originalità come mettere in bella mostra l'orologio di valore mentre si compie l'insano gesto, alcuni addirittura sciabolano il magnum con la corona dell'orologio mentre fanno la foto... provate voi a tenere con una mano la “boccia”, mettere le dita a V in tutte e due le mani e sciabolare con la corona dell'orologio?! Il primo che ci riesce vince una confezione di #Hashtag# (vedi articolo precedente). Questa categoria old style, però, è anche la più infantile: loro emulano i ragazzini per sentirsi tali nonostante abbiano già vent'anni di contributi.

Vi potrebbe essere però un'unica spiegazione che renderebbe vana questa ricerca: potrebbero essere foto banalmente atte a dimostrare che i soggetti immortalati hanno almeno un indice e un medio (cosa per altro fondamentale nel caso si sia arcieri di professione)

Ad ogni modo, io, da buon maschietto, rischiando di risultare un po' volgarotto, (caspita quanti incisi, fanno figo quasi quanto l'inglese) quelle due ditina le unirei e le userei per far del bene a qualche donzella.

Ci tengo a precisare che:
  • Chi si sentisse offesso perchè spesso avvezzo a questa pratica, può richiedere i danni morali a www.bimbiminkiainrivolta.#ditaaV.com/reclami.html.
  • Studi clinici dimostrano che le restanti dita avranno in futuro gravi problemi di mobilità, quindi i maschietti devono fare attenzione se vogliono continuare a fare l'amore con loro stessi.
  • Il centro nazionale di bimbominkiologia ha contribuito alla creazione del seguente articolo lasciandoci assistere all'intervista con Justin Bieber. Presto i loro risultati saranno pubblicati sulla Gazzetta del Profeta e su TuttoSport


“Ricordate: l'unica V degna di nota è quella di Verginità” - R. Siffredi -

by Lui

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