23 luglio 2013

Pausa di riflessione. Aspettami qui arrivo eh!

Parliamoci chiaro perchè il tema è scottante. Avete presente quando colui o colei che si sta apprestando a diventare un o una ex ti chiede una pausa riflessiva? Non potete non averne mai affrontata una: sapete che è l'anticamera della rottura..eppure un sacco di cerebrolesi continuano a credervi.

Ecco: quando vi comunicano tale decisione ridete un sacco, è l'unica soluzione perchè il copione è piùomeno questo.

Il tuo partner, a seguito di un ennesimo litigio più classico della posizione del missionario, ti guarda come se davvero credesse fino in fondo alla cazzata che ti sta dando in pasto e con la stessa freddezza di un sorbetto al limone ti spiega con congetture e frasi dal grande impatto emotivo che in sostanza ha "bisogno di tempo per riflettere". 
Roba che a sentire loro è diventata impossibile, invivibile, insopportabile..manco stessero facendo camping in una palude o fossero rimasti bloccati nel cesso di un autogrill.
Le cazzate espresse imbarazzano persino le bugie di un bimbo delle elementari colto a rubare il pongo al compagno, però il premio all'impegno esplicativo va attribuito, un po' come si fa con gli asini della classe da spronare a fare meglio.

Eh sì, perché ad un tratto il/la vostro/a partner, che non ha mai pensato a nulla se non a scopare come un criceto lobotomizzato senza troppe remore o ricevere regali senza fiatare, diventa il giudizioso Erich Fromm della situazione: lo psicanalista scrittore perfetto di ogni coppia..Quasi potrebbe scrivere un manuale e con uno sconto del 20% forse lo comprerei anche, logicamente per accendere la griglia la domenica.

Inevitabilmente dopo una settimana o due quella che l'ormai quasi ex millanta essere una pausa, si trasforma in una pagliacciata dall'esito ovvio e scontato come un libro di Fabio Volo. 
Ci si lascia.
Ovviamente per agevolare la riflessione richiesta, chi chiede la pausa trova logico tuffarsi in attività che non vedeva da tempi immemori: amici e amiche sepolti e con lapide al seguito con cui starnazzare nuovamente nonostante nessuno avesse mai proibito di vederli, serate in discoteca con sobrie foto subito cancellate da facebruk, infelici incontri con ex ex ex temporaneamente risentiti..
Insomma un mondo di conviviale scoperta, una nuova era di completo isolamento dedito alla riflessione ascetica.

Bene: ora, avete presente le Eroidi di Ovidio!?? No eh? Immaginavo. 
Narrano dei rapporti amorosi epistolari impossibili immaginati dallo scrittore: gente come Enea e Didone per intenderci che finisce bruciata o altri tizi che finiscono annegati. 
Parafrasando terra terra, questi rapporti insegnano una cosa: che, tra "amanti"  lontani, uno dei due se la prende sempre nel culo. La parte lesa c'è sempre. Il demente che rincorre, l'amico che arriva e vi racconta nei dettagli cosa lei ha detto (ovviamente abboccando alle cazzate sopra del pongo).

Quindi se siete inclini a credere alle pause e sostare nel limbo della vostra insofferenza, fatevi furbi: non siete un iPod, siete persone. Schiacciate voi play e andate avanti da soli. Anche a rasponi. Ma rispettatevi e andate avanti.

Se invece siete chi la richiede quella fottuta pausa, bhe fottetevi voi a nome di tutti. Sapete benissimo che non ce n'è più ma la debolezza vi porta a tenere la di fianco una persona e scassare le uallere con teatrini di sesso compiacente. Lasciate stare i meccanismi di tortura, siate cecchini clementi. Tagliate la testa al toro, vi farete odiare meno.

•Ci tengo a precisare che mentre scrivevo sono stato colto da narcolessia acuta causa noia del tema trattato quindi se vi siete rotti le palle visitate il sito http//:genteNelLimbo.com, ai primi cento visitatori un cronometro in regalo

by L'Altro

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