24 giugno 2013

Un mondo di foto, un mondo di specchi


Va dilagando un fenomeno sociale molto singolare, da ormai diverso tempo ha preso piede la moda di farsi le foto allo specchio. Di per se non c'è nulla di male, peccato però che gli specchi, in una normale casa, siano allocati in stanze ben specifiche: la camera da letto e il bagno.
Penso non serva essere Peter Lik per sapere che l'ambientazione di una foto è fondamentale, ma questo pare essere diventato un fattore del tutto trascurabile. Le bacheche dei social networks sono ormai sempre più assimilabili ad un catalogo di sanitari e arredi per toilette, alcuni trascurano anche il fatto che, mentre scattano la loro foto, ci siano altre persone che stanno utilizzando la stanza per quello che è il suo scopo primario. Tra qualche anno tutti saremo in grado di riconoscere i diversi modelli di rubinetti e di wc e quando andremo a casa degli amici, guarderemo sempre il bagno con l'occhio critico dell'intenditore.
Ora però mi chiedo, e magari qualcuno di voi saprà rispondermi, perchè i produttori di smarphones hanno investito così tanti soldi per inserire la fotocamera frontale se poi tutti preferiscono fotografare lo specchio? Mi vedo costretto quindi a dire una cosa a Tim Cook: “Sei un cretino! Non dovevi mettere la fotocamera frontale, dovevi inserire uno specchio nella scatola dell'iPhone e chiamarlo iMirror”.
Oltre a ciò mi chiedo per quale motivo fotografarsi allo specchio. Noto che i maschietti generalmente lo fanno per mostrare i loro addominali scolpiti nel pongo o per mettere in evidenza la loro espressione da latin lovers del ghetto, altre volte invece credo siano semplicemente orgogliosi di come hanno arredato il cesso e vogliano condividerlo con tutti.
Per quanto riguarda le donzelle è chiaro che è banale vanità, lo specchio è un oggetto irresistibile e smartphone + specchio è un mix perfetto per potersi mettere in mostra. Prima di uscire di casa si fanno la “fotina” per mettere in rete un'anteprima di come saranno acchittate da battaglia per la serata (non hanno capito che non frega a nessuno e che i maschietti le preferiscono senza vestiti). Però adesso, con il caldo, sono iniziate le MirrorPics più assurde, tipo quelle di alcune ragazze che vivono in città non di mare e si scattano la foto allo specchio in costume: adesso io me le immagino in tenuta da casa, si alzano dal letto, si mettono il costume per far vedere a tutte le concorrenti del concorso “Bikini fa rima con pomp...” che sono magre e belle e poi si rimettono la veste casalinga e postano il loro book (perchè scattano blocchi di 45 foto alla volta) sui social.
Non posso esimermi dal citare un'altra location strepitosa: i bagni delle discoteche. In questo caso prevalgono le foto di gruppo, si mettono in fila davanti allo specchio, posizionano le labbra a chicken ass (culo di gallina, ormai lo sapete che l'inglese fa un sacco figo) e, incuranti di quella che nel bagno numero 3 sta vomitando la cena di natale '95 (probabilmente non era nemmeno nata nel 95, ma come hanno è stato strepitoso) e di quella che nel bagno 5 sta tenendo un concerto di flauto con uno zulù raccattato lì fuori, scattano la loro foto, ricordo di una serata all'insegna degli specchi, dei flauti e dei cenoni di natale.

Ci tengo a precisare che:

  • La strega cattiva di Biancaneve è esentata da questo discorso poiché lo Stato italiano le ha riconosciuto la malattia professionale.
  • Se vi sentite tirati/e in causa da questo articolo, fatevi una foto allo specchio con un cartello che riporti la vostra lamentela e speditecela a noncifrega.untubo@iMirror.com.
  • Se vedete qualcuno che si fa le foto allo specchio, per cortesia, non disturbatelo: fargli usare il cervello in quell'occasione è come svegliare un sonnambulo, potrebbe creare danni cerebrali ancor peggiori.


“Me la sono vista brutta”, disse la marchesa scivolando sullo specchio.

by Lui

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