Al momento sono le 01:39 del
2 Ottobre 2013 e io vi scrivo dal mio letto sorseggiando dell'ottimo
TachifluDec. Ohhh già, da domenica sono a casa dal lavoro causa
influenza. Passato il mio solito momento in cui mi persuado di essere
sul punto di morte e scrivo le mie ultime volontà, ho deciso di
reagire e mi sono messo a guardare un po' di telegiornali. Dovete
sapere che già di mio sono molto polemico, quando sono malato questa
condizione peggiora in maniera più che esponenziale. Capirete dunque
che guardarsi tutti i telegiornali del mondo non può far altro che
farmi salire il Cristo e impedirmi di scrivere i soliti articoli da
cazzone.
Infatti volevo mandare a
fanculo i politicanti che fanno marcire questo paese dall'interno.
Notizia di ieri dell'ISTAT: occupazione giovanile al 40%. Beh è
risolvibile. Come si crea occupazione?
Normalmente si pone la popolazione in condizione di consumare o aumentando la spesa pubblica o diminuendo la tassazione. La prima opzione prevede che aumentando la spesa pubblica, lo Stato vada a spendere quattrini, i quali vanno in mano alle aziende che lavorano con l'apparato pubblico, quindi si genera occupazione, si pagano stipendi, che generano benessere, che viene speso in consumi, che generano domanda, si necessita di maggiore offerta e si innesca un circolo virtuoso che porta a nuova occupazione atta a creare l'offerta che soddisfi la nuova domanda fino al raggiungimento di un nuovo equilibrio economico. Adesso, questo è un ragionamento idilliaco, quasi utopistico, sia perchè il sistema economico è più complesso di così e sia perchè è ormai noto che lo Stato, quando va bene, paga a 120 giorni, quando va male, non paga affatto. Allora non resta che abbassare la tassazione, ciò consente alle famiglie di avere più soldi, aumentare i propri consumi e via discorrendo con domanda, offerta e occupazione come sopra. Anche qui in realtà è più complesso, ma il ragionamento che ne sta alla base è questo. Ricapitolando: o aumentiamo la spesa pubblica o diminuiamo le tasse.
Normalmente si pone la popolazione in condizione di consumare o aumentando la spesa pubblica o diminuendo la tassazione. La prima opzione prevede che aumentando la spesa pubblica, lo Stato vada a spendere quattrini, i quali vanno in mano alle aziende che lavorano con l'apparato pubblico, quindi si genera occupazione, si pagano stipendi, che generano benessere, che viene speso in consumi, che generano domanda, si necessita di maggiore offerta e si innesca un circolo virtuoso che porta a nuova occupazione atta a creare l'offerta che soddisfi la nuova domanda fino al raggiungimento di un nuovo equilibrio economico. Adesso, questo è un ragionamento idilliaco, quasi utopistico, sia perchè il sistema economico è più complesso di così e sia perchè è ormai noto che lo Stato, quando va bene, paga a 120 giorni, quando va male, non paga affatto. Allora non resta che abbassare la tassazione, ciò consente alle famiglie di avere più soldi, aumentare i propri consumi e via discorrendo con domanda, offerta e occupazione come sopra. Anche qui in realtà è più complesso, ma il ragionamento che ne sta alla base è questo. Ricapitolando: o aumentiamo la spesa pubblica o diminuiamo le tasse.
In Italia, quelle emerite
teste di cazzo che ci governano e che hanno l'ardire di farsi
chiamare onorevoli... mi verrebbe da suggerire onorevoli teste di
cazzo, funziona tutto in maniera molto particolare. Già! Noi
applichiamo tagli su tagli cercando di ridurre all'inverosimile la
spesa pubblica. Uno si aspetterebbe quindi che questo venisse
bilanciato da una riduzione della tassazione, invece, da poco più di
24 ore, l'IVA è passata dal 21 al 22%. Questo comporta non uno,
bensì due aumenti sui prodotti che acquistiamo: il prezzo aumenterà
per l'effetto diretto dell'IVA stessa, quindi un prodotto che al
netto dell'IVA costa 10€, noi lo pagheremo 12,2€. Questo prodotto
però non si materializza davanti a noi, deve essere trasportato, ma
aumentando l'IVA, aumenta il prezzo dei carburanti e chi ce lo vende
è costretto a far ricadere quel costo sul consumatore per non andare
in perdita, quindi ponendo che di quei 10€, 1€ fosse il costo del
trasporto, noi andremo a pagare il prodotto finale 12,42€.
Ora ditemi secondo quale
assurda logica questo aumento dovrebbe aiutare il Paese. Per come la
vedo io è stato solo fornito un 1% di incentivo in più ad evadere
l'IVA e i giovani hanno un 100% di incentivo in più ad abbandonare
questo paese che affonda.
Quello che mi chiedo io
è: ma Giuda, quando vendette Gesù, emise fattura? E se si, versò
l'IVA? Ma soprattutto: trattandosi di messia e salvatore, è da
considerarsi bene primario soggetto all'aliquota del 10% o si versa
il 22% anche sui vicari di Dio? Mah... speriamo almeno che sia
deducibile al 30% sul modulo Unico.
by Lui
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