26 giugno 2013

L'arte del corteggiamento: impara l'arte e mettila da parte


Quale argomento stimola la lettura più del classico e consumato topic del corteggiamento o più comunemente detto rimorchio? Materia inesauribile ed in continua espansione a quanto pare, questo perché come i maschietti mi insegnano, il rimorchio è una rigidissima disciplina fatta di regole e convenzioni. Parliamone.
Le cose sono un po' cambiate dall'epoca in cui l'approccio nei confronti di una fanciulla era circoscritto all'invito per un ballo lento sotto le note di canzoni diabetiche stile "I'm not in love". Prima era una questione puramente fisica: niente cellulari, social network, mail ecc ecc; ora invece la fase iniziale, nonché la più importante, è assolutamente mentale e questo perché oggi, se un ragazzo nota una bella ragazza (ovunque), dopo un'attenta valutazione estetica della preda parte con l'ormai noto processo di conquista che consiste nel: aggiungere su Facebook, silenzio per qualche giorno per indicare un disimpegno inesistente, poi il c.d. "mi piace esplorativo", seguito da una serie di "mi piace" di foto-profilo, seguito dal messaggio in posta "Ciao, non ci conosciamo ma ti ho notata nel tal posto, sei molto carina, mi piacerebbe conoscerti". Signori miei, capisco l'attaccamento al metodo, ma perlomeno siate un pochino più originali nella formulazione del messaggio. Ad esempio, una volta un ragazzo, dopo le consuete frasi, mi scrisse (premetto che non avevo idea di chi fosse e non mi aveva mai vista dal vivo) "hai un viso che mi comunica tantissimo, questo è il mio numero … d'ora in poi voglio che mi chiami tutti i giorni, tre volte al giorno, urgo sentire la tua voce".  Giuro, per quanto fosse poco piacevole agli occhi, gli avrei dato una chance solo per la sua apprezzabile spavalderia. 

Quello che trovo imbarazzante è l'assoluta convinzione dell'uomo e della buona riuscita attraverso questi metodi banali e noiosi. Ancora più imbarazzante l'idea che l'approccio sia lo stesso con tutte le ragazze, come se fossero delle pratiche aperte nella casella dei messaggi di Facebook. 
Ma non temete, ci sono ancora uomini selvaggi ed estremamente coraggiosi, di quelli che mentre stai ballando felice e leggiadra in discoteca, si avvicinano spalmandosi (nel verso senso della parola) su di te, non curanti del fatto che siano puzzolenti di sudore misto alcool misto profumo maschile prepotente. Ma i miei preferiti in assoluto sono quelli che ti puntano, aspettano il preciso istante in cui ti allontani per fumare una sigaretta e sederti un attimo lontano dal casino per poi arrivare con sguardo orgoglioso e dire la frase più celebre della storia delle discoteche: "Ma, una ragazza bella come te…cosa ci fa qui tutta sola?" La cosa divertente è che io credo che si aspettino una risposta del tipo "Aspettavo te, il mio salvatore, il principe azzurro (forse un po' tamarro ma chi se ne frega)". Ragazzi: basta, non succederà mai, siate un po' meno romantici e offriteci da bere, magari stando anche zitti.
In fondo si sa, il silenzio è d'oro….e come diceva la nostra Marylin Monroe, spesso è anche l'unica risposta logica da poter dare agli stupidi.  

Chiaramente esistono, ahimè, tecniche e discipline ancor più impegnative in questo campo, addirittura libri per uomini che insegnano come conquistare una donna in 10 semplici passi, roba che ti induce a concepire la donna come una pasta alla carbonara (oddio chissà quante uova ci vorranno). In tutta onestà, anche a me piace pensare che il campo sentimentale sia un po' un campo di battaglia, di sconfitte e di conquiste, di intrighi e tradimenti, di complotti, statistiche e tattiche. Ma cari i miei ometti, come in ogni grande guerra, mettetevi in testa che non vince sempre e solo chi ha l'esercito più grosso.

by Lei

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