2 luglio 2013

Microcar: l'automezzo dell'inetto


Le vedi girare per la città, uno vorrebbe anche poter dire sfrecciare, ma non superano i 40 km/h nemmeno se le leghi al Frecciarossa o se le lanci giù da un cavalcavia, e capisci subito che alla guida c'è un pivellino. Esteticamente aberranti come i calzini di spugna bianchi sono condotte da ragazzini e ragazzine che hanno la guida fluida e sicura come un camionista turco ubriaco.
Sono le MICROCAR, nemico giurato dell'automobilista ed alleato fedele della bestemmia. Tutti sappiamo di cosa sto parlando: sono quei surrogati di automobile che hanno la scocca delle scatolette di tonno RioMare e il motore scarburato del Ciao Piaggio, quei mezzi fecali che hai puntualmente davanti quando sei di fretta e hanno l'innata capacità di catalizzare ogni tuo insulto da guidatore nevrotico. Già è perfettamente normale cristonare in bolscevico durante l'estenuante ricerca del parcheggio, ma cosa peggiore è la beffa che si subisce quando questi tagliaerba a pedali riescono inspiegabilmente ad occupare due posti o ingannarti nei parcheggi a lisca di pesce: porca Eva (chiedo scusa ad Adamo) possibile che tu, inutile adolescente che conduci questo mezzo ignobile, non riesca nemmeno a metterlo dritto in uno spazio in cui anche Schettino riuscirebbe a non fare danni?
Non bastavano le milf al volante dei suv, non bastavano i neopatentati, non bastavano i vecchi con cappello e occhiali: no, dovevano anche  inventare questi sfinteri motorizzati, vero?
Devo ammettere che alcune fanno anche ridere, i loro proprietari le modificano applicando adesivi e grafiche come se stessero guidando delle Subaru Impreza. Le senti rombare da tre isolati di distanza e pensi che stiano arrivando Bo e Luke sul Generale Lee, invece dopo cinque ore e un natale dopo arriva questa macchinina Peg-Perego che vibra come mio nonno col parkinson, con neon e tamarrate varie e la musica rigorosamente a palla che ti stordisce dai finestrini abbassati. Curioso come una bertuccia, butti un occhio dentro e vedi un coprivolante in borchie, sedili in pelle umana e pedaliera sportiva Sparco. La versione femminile, invece, generalmente ha ciondoli e sonagli appesi al retrovisore che pare abbia svaligiato la bancarella di una zingara, coprivolante muccato bianco e viola, sedili di Hello Kitty in vero pelo di gatto e cruscotto rosa shocking che già al primo sguardo ti ha lesionato la cornea. A bordo esemplari delle scuolebbbbene dal gergo "sbattaa oh" facile o ragazzine liceali premiate dalla Coldiretti per la quantità di fave e piselli raccolti durante l'anno.
Per altro queste scoregge gommate costano quanto tutti gli interventi chirurgici della Minetti, alcune superano i 10000€ con la differenza che ad Arcore non possono entrare e non hanno tette da oliare ma cilindri.
I ragazzini potrebbero far risparmiare mamma e papà e tornare a fare le impennate sullo Zip o sullo Zx come ai vecchi tempi, tanto la loro immagine è comunque compromessa dal ridicolo atteggiamento da nigga del ghetto.

Ora io vorrei lanciare un appello ai genitori di tutto il mondo: per cortesia, se i vostri figli esprimeranno mai il desiderio di possedere una microcar, gonfiateli di botte fino a che non vi fanno male le mani. Bisogna educarli i figli, non permettere loro di spannocchiare il glande al prossimo andando ai 40 all'ora. Grazie!


Ci tengo a precisare che:
  • Mio nonno non ha il parkinson, ma vibra comunque un sacco.
  • Se possiedi una minicar e vuoi contestare quanto scritto, prima rottama quella schifezza e poi, forse, possiamo parlarne.
  • Per partecipare al concorso “Prendi la fava” della Coldiretti ci si deve iscrivere su www.prendilafava.it/hopresopiùschizzidiunoscoglio.html


by Lui

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2 commenti:

  1. L'unica cosa più inutile delle microcar sono quelli che scrivono articoli ironici sulle microcar

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    Risposte
    1. Innanzitutto grazie per il Suo cortese responso, il suo feedback verrà riportato agli analisti e confrontato con quelli degli altri canali di comunicazione.

      Con la speranza che la Sua esperienza presso la nostra pagina non le abbia rubato più di 2 minuti, La invitiamo a tornare a trovarci in futuro.

      Distinti saluti
      Lui, Lei e L'Altro

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