Le foglie cadono lievi sui marciapiedi che noi, tristi e rassegnati, torniamo a calpestare con fretta e tanto, troppo sonno negli occhi. Mentre gli amanti delle follie estive, come orsi in letargo, tornano al loro stato invernale di ibernazione riponendo in soffitta creme abbronzanti e canottiere fluo; quelli come noi si preparano mentalmente alla ripresa della routine quotidiana, al risveglio autunnale, con il caffè in bocca, i libri sotto il braccio ed i buoni propositi dimenticati in tasca dall'autunno precedente.
In fondo, è così bello riprendere le redini della propria esistenza dopo mesi di nullafacenza…
È un po' come se ogni volta iniziasse un nuovo capitolo, un nuovo percorso di vita. A ottobre iniziano le lezioni e le paranoie pre-esami, le donne si cambiano taglio di capelli e si reinventano ancora una volta (da casual-chic a punk in un batter d'occhio per intenderci), torna nei nostri tristi weekend la serie A ed il mercoledì ricopre le stelle della Champions League (non per l'Inter), il povero lunedì mattina torna ad essere insultato sulle bacheche di Facebook, ed il martedì sera tutti davanti a Ballarò (scherzo). Insomma, ce n'è per tutti. In ambito sentimentale, ad esempio, coppie ormai finite a inizio estate, come alla sesta stagione di Dawson's Creek, in autunno tornano sui nostri schermi privati a ricordarci che si, la minestra si può scaldare anche per più di sei volte.
Si torna a ballare in discoteche con un tetto sulla testa e, nonostante ciò, ci si sveglia la domenica con raffreddore e febbre omicida. Ed è proprio qui il punto, il lato che più mi incuriosisce e mi smuove il sorriso di questa stagione: la moda autunnale. Il problema fondamentale, nel cambio di guardaroba stagionale, è che non esiste una via di mezzo: c'è chi rimane convinto di essere in piena estate e si presenta in aula con fresche gonnelline svolazzanti e sandali alla schiava e chi, forse in via preventiva causa influenza, pensa bene di indossare imponenti pellicce di visone anni '50, noncuranti dell'effetto boiler che provocano sulla popolazione circostante. Tra l'altro, oggi piove, le temperature scenderanno di un paio di grandi quindi attenzione, manca poco all'ora X, manca poco alla calzatura del nuovo millennio, alla più grande invenzione dopo i mocassini da uomo: GLI UGG (per i comuni mortali quegli stivali di montone che indossa Goku, quelli che piacciono agli uomini tanto quanto le ballerine gialle per intenderci).
Sempre restando in tema moda ho notato ultimamente un nuovo "fenomeno" perché solo così posso definirlo; crocifissi ovunque. Cocifissi al collo, alle orecchie, sugli anelli, sulle t-shirt scollate a V, persino sugli stivali non abbastanza borchiati. Mi duole essere troppo critica ma qui un richiamo mi viene spontaneo: siccome dubito fortemente che questa tendenza sia giustificata da un profondo amor verso la fede, mi chiedo dunque il senso, siete forse orgogliosamente analfabeti ed usate firmarvi con la X? Siete nostalgici del crocifisso come strumento di pena per i condannati a morte? Intendete dire che vi sentite, come si suol dire, "la croce dei vostri cari"? Per questo incaricherò il mio boss, Lui, ad aprire un sondaggio sulla nostra pagina Facebook, ed insieme scopriremo la verità.
Detto ciò, che altro dire, questo romanticismo che ci assale tra colori di fuoco e profumi di castagne, fatto di pomeriggi caldi tra coperte piene d'amore, e di ansie belle e brutte, sugli spalti dei derby. La stagione delle sveglie che riprendono la loro funzione, dei mezzi pubblici che invece riprendono il loro odore naturale, delle Gazzetta/TuttoSport il lunedì mattina, delle serie tv sul pc a letto, e dei fidanzati che scaldano il cuore e le mani quando inizia a fare troppo freddo.
E poi dicono che non ci sono più le mezze stagioni…Solo una scusa per quelli che non apprezzano i dettagli.
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie.
Ungaretti - Soldati
by Lei
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