10 ottobre 2013

Siamo donne, oltre al Lines Ultra c'è di più!




Recentemente sono nate polemiche sul ruolo della donna negli spot della tv italiana. In un primo momento, forti critiche sulla c.d. donna madre/casalinga di ispirazione parsonsiana, in un secondo momento invece ammonimenti severissimi sull'utilizzo del corpo di belle donne per scopi puramente pubblicitari, come viaggi, tecnologie etc. 
Ma magari fosse solo questo! Magari ci fossero ancora tante mamme che alla sera servono a tavola con il sorriso sulle labbra! Preferisco una mamma premurosa piuttosto che una mamma che lascia il surgelato al figlio 12enne perché deve andare in palestra a rassodare. Per quanto riguarda, invece, il secondo utilizzo del corpo femminile, non ci può che fare onore, e sapete perché? Perché l'immagine e la dignità della donna ormai è usurpata. È giunto il momento di ribellarsi, donne, contro la pubblicità di prodotti femminili promossi dalla tv  a nostro discapito, che ledono nel profondo il nostro illusorio diritto a sentirci femmes fatales.


 Perché sappiate che ormai i nostri uomini ci identificano in quella donna li, quella che sale sul treno e per non sentire la puzza di sudore del vicino pone il suo assorbente sul termosifone con gran classe. Quella che, (sempre per rimanere in tema "Di stop alle fuoriuscite") al provino per diventare vj fa una ruota e poi esulta perché lei è furba, lei usa Lines Seta ULTRA (perché quelli normali sono per le sfigate anemiche). Quella che si veste di rosa e ne va fiera con le amiche perché contro il prurito intimo usa Tantum Rosa. Quella che cammina per strada con disinvoltura mentre la voce recita "La femminilità è fatta di cose che si notano e di cose che non si notano, Tena Lady è una gamma specifica per perdite urinarie", alla faccia della femminilità. Quella che mentre gonfia il canotto in spiaggia scatena il panico attorno a sé perché ha i talloni screpolati. Quella che….Alessia Marcuzzi. Quella che si fa chiamare dagli amici Evaq, l'eroina degli intestini femminili. Quella che sconfigge la diarrea e riesce ad andare al cinema con l'amica (Almeno qui non potevano usare un uomo? Loro non ce l'hanno mai il cagotto?).

Quella che…. Stefania Sandrelli (Perché anche in questo caso, l'uomo non soffre di osteoporosi). Quella che "Torna rapidamente a baciare" grazie al cerottino anti herpes. Quella che desidera di più dalla sua colazione e si regala più piacere con dei cereali annaffiati col latte. Quella che ha la cellulite da quando ha 16 anni ma, non temete, con la nuova crema le passa in 7 giorni e soprattutto dormendo. Quella che "Nel mio intimo c'è Chilly", povero il fidanzato eternamente in secondo piano.
Credete davvero che tutto ciò sia elegante, sobrio e di classe? Che poi basterebbe esprimere gli stessi concetti senza ricorrere per forza a donne apparentemente dementi per fare brevi ed esaltanti performance recitative degne di Oscar. Non è più frustrante uno spot di quelli che ho citato precedentemente rispetto all'immagine di una famiglia riunita a tavola con una mamma che serve la pasta? (rigorosamente Barilla, sia mai…). 
Voglio sapere perché gli uomini vengono raffigurati dai media come creature perfette. Eppure mi è giunta voce che anche voi vi depilate, che anche voi usate creme anti-età, che anche voi (spero) solete quotidianamente dare una rinfrescata giù al sud, che anche voi avete la pelle secca e problemi intimi non irrilevanti. 
Sostanzialmente, tutti gli scheletri di una donna, quelli che soprattutto dovrebbero rimanere ignoti all'uomo, ci vengono sbattuti in faccia ogni 15 minuti su ogni canale televisivo. 
Rivendichiamo il nostro diritto a sentirci femmes fatales.

"Il fascino di certe donne sta tutto nel non conoscerle". 
Giovanni Soriano

by Lei


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