19 gennaio 2015

Lettera di un nostro lettore a Francesco Sole

Ieri ci ha scritto un nostro lettore di Napoli. Nella mail che ci ha mandato, chiede se possiamo intercedere tra lui e Francesco Sole per recapitargli questo messaggio di grande solidarietà.

Purtroppo, caro Ciruzzo, noi non conosciamo personalmente il caro Francesco Sole (all'anagrafe Gabriele Dotti), però vogliamo pubblicare la tua lettera sperando che possa leggerla.

"Sono Ciruzzo Esposito, un giovine itagliano ancora ragazzo, più preciso sto a Scampìa. Tengo 17 anni gombiuti l'anno prossimo e tre in riformatorio.
Volevo dirti, senti un po' Franciesco OhSoleMio: uagliò anche io come a te ho avuto esperienze con internét e gli eitérs (haters supponiamo). Ebbi un sito di truffe su cui vendevo gli aifon caduti da u' camiòn e i Mondcler origginali quelli proprio che ci sta la scritta Mondcler e il sito me lo chiuddero quelli della polizia. Prendevo insulti assai dai follouers. Eppure non mi sono mai stato lamentato nonostante tutte le minacce e le sparatorie della gente sotto casa che rivoleva i soldi quando gli mandavo le scatole vuote con il post-it dentro: "T'agg fottuto uagliò!".

Anche io montavo i video su yutubb: quelli delle impennate in tre con lo scutér, tutti senza casco. Stavo famoso in tutt'a nazione perché a fare i video era Antonio, il mio amico viggile locale, pure su u'Tg5 e i giornali un giorno siamo usciti. E li in tanti mi hanno insultato.
Anche io come a te, Franciesco Sole, ho scritto un libbro. Tutti i ggiorni degli ultimi 2 anni, infatti, mi recai per firmare quel libbro alla questura. Lo scritto tutto io col mio nome, Ciruzzo. È bello proprio. Ripete "Ciruzzo Esposito" per 400 pagine, entusiasmande come quelli di Moccia.
Volevo dire a Franciesco poi che nel mio quartiere, di auto che hanno pigghiano fuoco ce ne stanno quante ne vuoi, almeno due al giorno. Giusto ieri una. E anche omicidi.
Però qua nissun' ha mai stato scritto un post su Feisbùk per dire che gli era stata bruciata la macchina. Allora ti consiglio: fai come a mio padre. A lui ce la infuocarono una volta: il giorno dopo loo accompagnai con lo Zio Gennaro a rubbarne una nuova. Una biemmevvú. Bella proprio.
Anche mia sorella è stata fatta costretta da due scugnizzi a cantare Gigi d'Alessio per strada (che qui da noi è uno scherno importande) e l'anno stata scippata. A un amico mio l'aria compressa 'n culo, però prima l'ebbero quasi violentato. Mia madre pure piagne assai.
Però Franciesco sul serio, fai com a me. Quando mi dicono qualcosa io ci sparo subito. Non tenerti tutto dentro che poi fai come quelli dell'isís ed esplodi con la barba.
Un abbraccio. 
Se hai bisogno di armi chiama a me. 
Il tuo amico 
Ciruzzo."

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