13 gennaio 2014

Fashion blogger si nasce, non si diventa



Non devo certamente spiegarvi cosa sia un fashion blog. A tutti è capitato, almeno una volta, di aprire la pagina della super gnocca di turno, e rimanere lì, abbagliato dalla grandezza di un ego che stenta a stringersi dentro quegli abiti griffati ed indossati senza una precisa logica. Perché loro si alzano al mattino, si buttano addosso le prime cose che capitano, sbadigliando, pulendosi gli occhi col dito mignolo, e poi, dopo 5 minuti….”New post on the blog”! Ed eccola li, figa, super figa, sulla soglia della porta di casa con la sua Hermès tra le mani, un viso angelico, un outfit da urlo ed un’espressione facciale simile a quella di Belen quando sa di aver accidentalmente aperto le gambe più del dovuto.


È lo stile che conta, o meglio, tutto è stile, ecco perché la salade niçoise della fashion blogger va immortalata e resa pubblica, perché non si tratta di un semplice piatto ma di un’opera culinaria che fa tendenza. La posa fotografica è essenziale, dopo accurati studi credo che quella favorita sia la spalmatura del proprio corpo su un muro (meglio se fatiscente perché fa più rock), la testa lievemente tesa all’indietro, l’espressione facciale intorpidita (come un tiepido risveglio dopo un after all’Amnesia), e le mani rigorosamente in tasca se possibile oppure sui fianchi per non sbagliare. “Amore, come sei bella quando ti incazzi…” appunto, assolutamente necessario è il broncio di quella che non ha voglia, che non si prende sul serio, che avrebbe di meglio da fare invece che stare li a farsi immortalare neanche fosse Kate Moss. Tutto molto sensuale ed eccezionale. 

Abilissime esperte di marketing, sanno come vendersi alla massa di disagiati che, con evidenti disturbi ossessivi/compulsivi, appicca like e commenti elogiativi su foto di unghie leopardate e calzini in fantasia. Le reginette della moda, altresì esperte del selfie style, riuscirebbero a collezionare centinaia di like anche se le fotografassero alla toilette in preda ad attacchi di dissenteria, con il blister dell’imodium tra i denti e l’espressione di una donna in pieno travaglio.  

Chiaramente le vere imprenditrici del mestiere vivono e si mantengono di questo perché nella maggior parte dei casi hanno alle spalle un’agenzia e diventano reali influencer degli acquisti e delle vendite di un brand, tant’è che a noi interessa capire proprio come si raggiunge il gradino più ambito. 
Ecco quindi 3 semplici requisiti necessari all’avvio di questa ardua e complicatissima carriera: 
1. Comprati un Mac. Non si è mai vista una fashion blogger con un Asus del peso di 15 kg tra le braccia. 
2. Trasferisciti all’estero. In Italia non c’è Starbucks. Puoi anche indossare un outfit da passerella hollywoodiana ma, senza il caffè nella mano destra, sei out. 
3. Assicurati che il tuo amato papi sia disposto al finanziamento del tuo progetto a moltolungo termine. 

Bene, detto ciò, non mi rimane che mettere il punto a questo stupido post ed andare a vestirmi per uscire. Visto che non so cosa mettermi andrò a cercare validi spunti sulla pagina di qualche affermata fashion blogger.

Grazie di esistere, senza di voi, guru della moda e fashion icon, probabilmente metterei le mutande al posto del reggiseno, una gonna come maglietta ed userei la mia Dior come porta rifiuti portatile. 

by Lei


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