16 gennaio 2014

La sessione d'esami


Sono tornato dopo lunga assenza, ma sono sicuro di non essere mancano a nessuno, quindi poco male. Purtroppo in questo periodo non riesco a dedicarmi molto al blog a causa di un problema che il genere umano non è ancora riuscito a risolvere: la sessione d'esami invernale.


Innanzitutto dovete sapere che la mia voglia di studiare e pari alla voglia che ha la Nargi di apparire intelligente e quindi mi trovo, come molti, a ridurmi all'ultimo secondo. Questa ostinazione a rimandare è diventata ormai un problema molto più generalizzato, non mi limito più a dire il classico "studio domani", adesso posticipo anche l'iscrizione agli appelli. Sono 2 mesi che dico che devo iscrivermi all'esame, oggi ho deciso di farlo e ho scoperto che l'esame era l'altro ieri... ops!

Mi vengono in mente i primi tempi dell'università, all'epoca Scalfaro era Presidente della Repubblica e la moneta corrente era ancora la Lira, tuttavia non mi definirei fuori corso, direi piuttosto che non sono frettoloso e sto molto attento ai particolari. 
Rimembro che arrivavo in facoltà alle 08:00 anche se l'esame era alle 17:00, oggi invece arrivo alle 17:30 tanto il professore ritarda per natura e il mio cognome inizia con la P.
Ricordo che arrivavo davanti all'aula e quando venivo chiamato ero munito di libretto già aperto sulla foto, carta d'identità, codice fiscale, statino, ultime tre dichiarazioni dei redditi, analisi del sangue e tessera Socio ACI. Ora all'appello mi chiamano per nome di battesimo, devo solo presentare la card in cui mi mettono il timbro, così alla decima volta che mi presento ho diritto ad un caffè offerto dal rettore magnifico.

Guardaste la foto sul mio libretto (ma esisteranno ancora i libretti?), pensereste che ho scippato una matricola per avere gli sconti al cinema. Giusto ieri il museo di antichità mi ha chiesto di donarglielo per esporlo come documento di interesse storico. Effettivamente è conservato alla perfezione, nemmeno una scritta o uno scarabocchio. 

Nonostante questo, patisco ancora l'agitazione e l'ansia della sessione, solo che adesso non la affogo più nel caffè. Uno studio, da me personalmente condotto, ha dimostrato che l'assunzione di caffeina durante lo studio ci rende vigili e insonni obbligandoci a studiare, ma, sostituendo il caffè col gin tonic, avremo prima uno stato di euforia e poi sonnolenza improvvisa ed irreversibile ottenendo il risultato che cercavamo.

Ora scusate, ma sono le 19:00 ed è l'ora dell'aperitivo... stasera ultima serata e DOMANI INIZIO A STUDIARE.

by Lui

Spulciate gli altri nostri articoli

Seguiteci su Facebook: TheFicienti official page
oppure

Twittateci: @TheFicienti

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.